Il digiuno intermittente | 2 ore

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IL DIGIUNO INTERMITTENTE - come funziona?


Il paradigma della nutrizione moderna: mangia meno e muoviti di più.

  • origini del digiuno
  • che tipo di digiuno
  • come e quando si fa
  • chi può farlo
  • quando è consigliato


Il paradigma della nutrizione moderna: mangia meno e muoviti di più.

Negli ultimi 50 anni la dietologia ha sempre puntato i propri metodi
dimagranti su questo paradigma: se gli introiti alimentari sono
inferiori al fabbisogno calorico basale e se il consumo calorico
ottenuto con il movimento è alto, il risultato che ottengo è il
dimagrimento.

Peccato che proprio i 50 anni di esperienza smentiscano
questa affermazione: seguire diete drastiche si rivela spesso un
boomerang che dopo esser stato scagliato, torna dritto addosso, con
risultati deludenti, cioè il recupero del peso faticosamente smaltito.


Perché le diete ipocaloriche e la palestra non sempre sono la soluzione?


Tutti noi quando decidiamo di cambiare abitudini per perdere peso,
passiamo dalla quasi totale nulla facenza , a magari  3 sedute a
settimana di palestra e di colpo smettiamo di mangiare dolcetti,
pizzette e carboidrati e scegliamo alimenti a bassa densità energetica,
che sono praticamente privi di zuccheri.

Prima erano eccessi continui,adesso mangiamo solo verdura cruda. I primi risultati ottenuti sembrano
incoraggianti ma il blocco in questo caso è inevitabile.

L’organismo,
che all’inizio reagisce utilizzando le scorte di grasso, di fronte ad
una situazione in cui la spesa energetica aumenta e l’introito calorico
diminuisce, deciderà che la cosa più saggia da fare è ridurre il consumo
ed è così che cominciamo a perdere muscolo.
La massa contrattile è una parte importante della FFM (free fat mass,
cioè massa magra).

Secondo il “modello bicompartimentale” il nostro peso
risulta dalla somma della FM (fat mass, cioè massa grassa) e della FFM.
Se la FM è solo grasso, la FFM è tutto quello che non è grasso. Sono
compresi nella massa magra gli organi interni, i muscoli, le ossa, i
liquidi corporei (plasma, linfa, acqua intra ed extracellulare).


Se continuiamo con questa strategia, potremmo ridurre l’introito
calorico ed aumentare la spesa energetica all’infinito, senza perdere
neanche un etto. Come evitare questo blocco metabolico?

Dobbiamo agire per gradi. Va bene scegliere alimenti a bassa densità calorica ma non
serve ridurre o eliminare i carboidrati, che servono a bruciare grassi.
La via giusta può essere alternare giorni di dieta ipocalorica, con
giorni di normocalorica (pasti liberi nel fine settimana) oppure attuare
il digiuno intermittente.